lunedì 30 giugno 2008

Dura 32 giorni il viaggio verso il mattatoio (da Il Corriere della Sera)

Dal Corriere della Sera:

"Trasferte tra escrementi e malattie. I capi che sopravvivono finiscono in macelleria.

Nuova denuncia di Lav e Handle with care: le sofferenze delle pecore dall'Australia al Medio Oriente

MILANO - Dopo il viaggio dei cavalli dalla Spagna alla Puglia e quello dei bovini dal Brasile al Libano, una nuova traversata della morte finisce sotto i riflettori della Lav, la Lega Antivivisezione: quella subita dagli ovini nel loro trasferimento dall'Australia al Medio Oriente. La Lav partecipa alla coalizione internazionale «Handle with care» («Maneggiare con cura»), che ha tra le proprie finalità sociali la documentazione e la denuncia delle atrocità subite dagli animali durate il trasferimento dai luoghi di allevamento a quelli di macellazione. Le associazioni animaliste hanno diffuso un nuovo video choc che documenta il dramma vissuto dalle greggi durante il loro ultimo viaggio, una odissea che può durare fino a un intero mese.

CONDIZIONI DI VIAGGIO - Diverse migliaia di pecore - denuncia la Lav - muoiono durante la traversata oceanica, a causa dell'inappetenza (dopo essere state abituate a brucare l'erba non riconoscono come cibo i pellet di mangime concentrato) ma anche della salmonellosi, dovuta al sovraffollamento. Ci sono poi traumi e malattie respiratorie: ammassate sulle navi in condizioni spaventose e senza la possibilità di muoversi e sdraiarsi, costrette a stare per giorni sui propri escrementi. «La maggior parte dei Paesi importatori di pecore australiane - dicono alla Lav - non rispetta le linee guida per il trasporto e la macellazione degli animali, emanate dall'Organizzazione mondiale per la sanità degli animali, che anche l'Australia ha firmato».

PROTESTA CON L'AMBASCIATORE - Per questo la Lav ha chiesto al governo di Canberra, mediante una lettera inviata all'ambasciatore australiano in Italia, di adottare misure concrete per migliorare il benessere degli animali, nonché la sostituzione dell'esportazione di animali vivi con l'esportazione di carne refrigerata». La domanda di pecore vive da esportare in Medio Oriente era giustificata in passato da motivi religiosi, ovvero la necessità che la carne fosse «halal», ovvero derivata da animali uccisi secondo modalità in linea con i dettami religiosi. Tuttavia, fanno notare le associazioni animaliste, l'80% dei mattatoi australiani è già certificato «halal» e quindi il trasporto di animali vivi dovrebbe essere ormai di fatto superfluo.

«BUSINESS MONDIALE» - Il condizionale però è d'obbligo: «Il trasporto di animali vivi rappresenta ancora un grande business mondiale - fa notare Roberto Bennati, vicepresidente della Lav -, malgrado gli evidenti e seri problemi di salute e di sicurezza sanitaria che determina». Che non sono pochi secondo la Lav: lesioni ed ecchimosi, la cosiddetta carne Dfd (dark, firm and dry, ovvero scura, rigida e secca) provocata dal consumo del glicogeno nei muscoli a causa della spossatezza degli animali dovuta ai lunghi viaggi; la cosiddetta carne Pse (pale, soft exudative: pallida, molle, essudativa); contaminazioni da salmonella.

MALATTIE DA VIAGGIO - Non solo. I tassi di mortalità degli animali sono maggiori con temperature e umidità elevate. Secondo la Fao, il trasporto su lunghe distanze di animali da allevamento è un facile veicolo di diffusione di malattie, tra cui l'ipertermia maligna, i colpi di calore, la sindrome da stress. Durante i lunghi viaggi gli animali sono costretti a stare sugli escrementi e il gas di ammoniaca generato dall'urina può irritare le vie respiratorie sia degli animali che degli uomini. La carne che deriva da questi animali rischia dunque di essere carne di bassa qualità.

I NUMERI - Nel 2006, secondo i dati diffusi da «Handle with care», sono state esportate vive dall'Australia oltre 4 milioni di pecore. Il 99% di queste ha viaggiato verso il Medio Oriente. Il trasporto avviene con l'imbarco da 23 diversi porti australiani; i porti di destinazione sono invece 44. Uno studio ha evidenziato che il viaggio dalle fattorie di allevamento ai porti può variare dai 10 agli 850 chilometri e durare quindi dai 30 minuti alle 25 ore. Le operazioni di imbarco possono durare fino a 5 giorni, a seconda delle dimensioni della nave e degli animali da caricare. Il viaggio in mare, infine, può durare tra i 25 e i 32 giorni a seconda delle condizioni climatiche e dell'eventuale necessità di fare tappe intermedie. La percentuale di mortalità durante i viaggi è dell'1%, una piccola cifra percentuale che corrisponde però a migliaia di animali: 60 mila nel 2003 e 35 mila nel 2007."

Ecco il link per vedere il video (è di proprietà de La stampa e non posso inserirlo direttamente nel mio blog):

http://video.google.it/videoplay?docid=7589561969165334733&q=viaggio+pecore+lav&ei=nVRpSLSDEIiG2QLJ4czYDw

Finalmente le atrocità commesse sugli animali vengono raccontate anche dai
quotidiani e non solo dalle associazioni animaliste, e a dimostrazione di ciò ho preferito inserire l'articolo del Corriere.



giovedì 26 giugno 2008

Usa, decretato diritto ad essere armati

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha rafforzato il diritto individuale degli americani ad essere armati. Con una sentenza storica su come interpretare un diritto costituzionale sancito nel 1791, i giudici hanno bocciato un divieto a detenere le armi che era in vigore nella citta' di Washington.
La decisione ha spaccato i 9 giudici della Corte Suprema, che si sono pronunciati per 5-4. Il giudice moderato Anthony Kennedy si e' unito ai 4 membri conservatori portandoli alla maggioranza.
I giudici hanno così abolito il divieto, che era in vigore da 32 anni,
di tenere armi nella propria abitazione nel Distretto di Columbia, dove è situata Washington.
Questo ha chiarito meglio il secondo emendamento che era ancora dibattuto in tutti questi secoli.
Perciò da oggi gli Stati Uniti riconoscono la possibilità di essere armati come diritto costituzionale, paragonabile al diritto di voto o della libertà di espressione.
C'è da ricordare che gli Usa sono il Paese con più morti per arma da fuoco.
Le armi da fuoco, quasi una per ognuno dei 300 milioni di abitanti, causano 30000 morti l'anno.
Nel 2005, su 30694 persone 12.352 risultano vittime di omicidi; 17.002 di suicidi; 789 casi si sono rivelati incidenti; 330 persone sono state uccise in interventi della polizia (221 casi sono incerti).
Il numero dei feriti, secondo le statistiche del 2005, è più del doppio dei morti e per i giovani è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali.
Interessante è il film di Michel Moore, Bowling a Columbine dove il regista ripercorre il problema delle morti causate da pistole e fucili in America partendo dalla strage in un liceo, la Columbine high school dove due ragazzi uccisero 13 studenti e una professoressa e ne ferirono 24.
Secondo Michal Moore non è tanto il possesso di armi quanto la paura del crimine scaturita negli americani dalle notizie diffuse dai media e dall' uso politico delle differenze sociali.
Per me però non possedere armi limiterebbe sicuramente le morti negli Stati Uniti dove la situazione è quella descritta nelle statistiche precedenti.
Ecco qui un breve cartoon sarcastico presente nel documentario "A brief history of the USA":

venerdì 20 giugno 2008

Bambola gonfiabile in versione Baywatch


Notizia Ansa di qualche ora fa:
ad Imperia un bagnino ha deciso di allontanarsi dalla postazione e ha lasciato le sue veci ad una... bambola gonfiabile provvista di maglietta alla Baywatch e fischietto in bocca.
La Capitaneria di porto durante uno dei suoi controlli nelle spiagge ha così potuto vedere la bambola all' opera sotto un ombrellone con binocolo e tutto il necessario vicino.
Il risultato di questa idea geniale è una multa di 1032 euro al bagnino che ha violato l'ordinanza balneare allontanandosi dal luogo di lavoro e non indossando la tipica maglietta.
Chissà se la bambola gonfiabile sarebbe stata all' altezza durante un salvataggio di un bagnante in pericolo..

lunedì 16 giugno 2008

Nuove idee -più o meno- ecologiche per la carenza di petrolio


Il prezzo di benzina e gasolio aumenta in maniera incessante mentre la reperibilità del petrolio diminuisce sempre più.
Allora cosa si può fare?

Tony Hayward, amministratore delegato della British Petrolium ha avuto una brillante idea: trivellare uno degli ultimi luoghi incontaminati della Terra, l' Antartide.
Insomma, ha pensato di iniziare a distruggere il Polo sud trent'
anni prima della data decisa nel trattato di Madrid stipulato nel 1998. Questo perchè la disponibilità del petrolio non è pari alla sua richiesta.
E mentre si continua a rendere il pianeta sempre più simile ad una forma di groviera, qualcuno lavora già da tempo su motori alternativi come il motore ad acqua (sia acqua dolce che di mare), ad aria o ad alghe.
Per il green crude, il carburante ricavato dalle alghe, sono necessari solo anidride carbonica, alghe, luce solare e acqua non potabile, e la raffinazione potrà avvenire negli stabilimenti in cui viene separato il petrolio greggio. Sembrerebbe un giusto compromesso: l' inquinamento sarebbe ridotto e le aziende continuerebbero a far soldi e a mantenere il potere (infatti questa iniziativa è stata etichettata come tentativo di green washing cioè un tentativo di ricostituzione dell' immagine attraverso campagne ecologiche).
Nonostante i molti interessi che vi sono dietro credo che siamo un passo avanti verso il tramonto dell' era dell' oro nero.


domenica 15 giugno 2008

Lettera di Martin Balluch, uno degli attivisti per i diritti degli animali arrestato in Austria

Questa lettera è stata pubblicata ieri nel sito di AgireOra e credo sia un chiaro attestato di ciò che sta succedendo in Austria e di come stanno i fatti:


Lettera di Martin Balluch, 9 giugno 2008

Mercoledì 21 maggio 2008 la mia vita doveva cambiare drasticamente. Avevamo preparato una nuova campagna sulla modifica delle Costituzione a favore degli animali, che avrebbe dovuto essere votata in parlamento all'inizio di luglio. Per questa campagna eravamo riusciti ad unire praticamente l'intero movimento in Austria. Chi di voi mi conosce lo sa, questo è uno dei miei obiettivi principali, unificare il movimento per raddoppiarne la forza.

Ma la campagna non è mai partita. Nelle prime ore di mercoledì mattina, la polizia ha lanciato il più violento attacco mai esistito nella storia dell'Austria contro un movimento di giustizia sociale e contro delle organizzazioni non governative. Centinaia di agenti armati hanno sfondato la porta di 21 case private, 6 uffici di 6 diverse associazioni e di magazzini di materiali informativi. 25 persone sono state arrestate e interrogate dalla polizia. 10 sono state trattenute da allora, e io ero tra quelle.

Per "prendermi", la polizia non solo ha fatto irruzione in casa mia, ma anche a casa di due miei fratelli e della mia ragazza.

Poliziotti mascherati hanno fatto irruzione in casa sfondando la porta e sono corsi verso i nostri letti con le pistole spianate. Mi hanno puntato la pistola alla testa e mi hanno tirato fuori dal letto, nudo. Mio fratello è stato sbattuto contro un muro e gli è stata puntata la pistola al collo.

Una delle 10 persone che la polizia intendeva arrestare non era a casa. Così le hanno telefonato, e, indovinate? Fiducioso, l'attivista è andato alla stazione di polizia, senza sospettare niente di male. E adesso è ancora a marcire in una cella, senza sapere perché. Tra l'altro, è il direttore delle campagne del ben noto gruppo protezionista "Four Paws" (Quattro zampe), che ha uffici in 6 nazioni diverse.

Dopo che la polizia ci ha arrestati, hanno perquisito le nostre case, comprese quelle dei miei fratelli, che non erano per niente coinvolti nel movimento animalista. La polizia ha portato via soprattutto computer, ma anche materiali informativi, libri, video, e cellulari.

Verrebbe da pensare che questa massiccia operazione di polizia fosse la reazione dello stato a un alto livello di attività criminale legata ai diritti animali. Ma invece, sta di fatto che le attività dell'ALF in Austria sono su scala molto più piccola rispetto a tutti gli altri paesi con un movimento animalista molto attivo.

Allora si potrebbe pensare che la polizia fosse stata informata di qualche attacco pericoloso dell'ALF che stesse per avvenire, o che volessero trovare bombe o materiale terroristico. Ma, di nuovo, niente di più sbagliato. Non avevano informazioni di questo genere, non hanno nemmeno cercato materiale di questo tipo. Erano interessati solo ai computer, libri, video, cioè materiali che dicessero qualcosa del comportamento delle persone che avevano arrestato. Solo questo: il comportamento delle persone, non dei reati specifici.

Se la polizia avesse avuto delle prove contro chiunque degli arrestati, relative a reati commessi, l'avrebbe detto, ormai. Ma l'ordine di arresto dice qualcos'altro. Siamo stati tutti arrestati per "aver formato una grossa organizzazione criminale con una struttura gerarchica come un'azienda". E i reati che questa organizzazione avrebbe commesso sotto il nome ALF sono TUTTI i reati in qualche modo legati ai diritti animali che siano mai accaduti in Austria! Sembra uno scherzo, ma non lo è. Ogni singolo reato commesso finora, ogni lucchetto incollato, ogni copertone bucato, ogni finestra rotta e così via, ma anche - credeteci o no - ogni presidio di fronte alle case dei torturatori di animali, ogni investigazione sotto copertura che non aveva alcun aspetto illegale, su ogni argomento immaginabile, dalla vivisezione alle pellicce, allevamenti intensivi, circo, tutto, ogni cosa successa, si suppone sia stata fatta dalla "nostra" associazione per delinquere!

Vi aspettereste che se la polizia e il Pubblico Ministero vi sospettassero di crimini così atroci, venissero da voi dopo l'arresto e vi interrogassero. Ma no, sbagliato di nuovo! Fin da quando sono stato messo in cella, non mi è mai stata rivolta una sola domanda su questo caso. Il mio avvocato ha chiesto di vedere le prove in possesso della polizia, e finora abbiamo visto 2500 pagine. E in tutte quelle pagine, sono analizzati alcuni crimini legati al movimento animalista degli ultimi 2 anni, anche sotto l'aspetto della medicina legale. Perfino un lucchetto su una porta era stato esaminato per cercare tracce di DNA. E non è stata trovata nessuna prova contro i 10 arrestati.

Inoltre, la polizia ha ascoltato le nostre telefonate, ci ha messi sotto sorveglianza, ha installato telecamere che puntavano sulla nostra porta di casa, ha fatto entrare infiltrati nei nostri gruppi, ha letto le nostre mail. Per 2 anni! Eppure non hanno trovato alcuna prova. Così hanno iniziato questa operazione di polizia, alla ricerca disperata di qualcosa da usare contro di noi, fosse anche frode fiscale.

Il mio arresto e incarcerazione sono "giustificati" così. C'è una, anche se relativamente piccola, attività criminale legata all'attivismo animalista. Quindi, deve esserci una grossa organizzazione gerarchica gestita come un'azienda, che ne è responsabile. Inoltre, dato che io sono attivo nel movimento da decenni, dato che ho contatti internazionali e dato che ho una certa influenza nel movimento e ho organizzato molte campagne, io devo essere il capo di questa organizzazione. Punto. Questo è quanto. Queste sono le prove. Ci credete? Io no, ma per quel che vedo, questa è la realtà.

Come è possibile che io venga trattenuto per questi risibili "sospetti"? Buona domanda. Per 2 settimane non mi è stata spiegata la ragione del mio arresto. Poi ho potuto esaminare le "prove" e sono stato portato davanti a un giudice venerdì 6 giugno. Il Pubblico Ministero ha letto una lista di tutti i reati legati all'attivismo animalista degli ultimi 11 anni, il che ha richiesto un bel po' di tempo. Poi ha detto che io sono sospettato di essere a capo di una organizzazione criminale che è responsabile di tutti questi reati. Al che il mio avvocato ha detto che non c'erano prove. Poi io volevo fare una dichiarazione, ma la giudice non me l'ha consentito. Mi ha solo dato un verdetto già pronto, che diceva che dovevo essere trattenuto per altre 4 settimane, e che poi lei avrebbe rivisto il mio caso. E lo stesso ha fatto con gli altri 10 arrestati, compreso il direttore delle campagne di Four Paws International.

Allora, cosa c'è dietro? Penso che dietro a tutto questo ci sia il più profondo attacco al movimento animalista mai avvenuto nella storia del movimento in tutto il mondo. Mi spiego. Circa 11 anni fa ci siamo imbarcati in un nuovo approccio per portare avanti le campagne, in Austria. Abbiamo usato la classica tattica delle campagne con la partecipazione di attivisti sul campo, rapporti coi media e azioni di disobbedienza civile per ottenere delle riforme legislative. E abbiamo avuto davvero successo.

Prima abbiamo abolito gli allevamenti di animali "da pelliccia", poi abbiamo bandito gli animali selvatici dai circhi, poi gli allevamenti in batteria e la vivisezione sui primati, e alla fine l'allevamento di conigli in gabbia. Questi successi hanno creato molta preoccupazione in alcuni gruppi potenti della nostra società. Dopo l'abolizione dell'allevamento in batteria delle galline nel 2004 abbiamo iniziato a sentire la sempre crescente repressione della polizia.

Il dipartimento anti-terrorismo della polizia ha iniziato a tenerci d'occhio e a screditarci rilasciando dichiarazioni in cui dicevano di sospettarci di attività criminale. Inoltre, la polizia ha ristretto il nostro diritto alla protesta. Poi il Ministero dell'Interno ci ha definiti pubblicamente un gruppo violento. Abbiamo cercato di querelarlo per questo, ma come ministro godeva dell'immunità. Ma ha poi ammesso in Parlamento, interrogato su questo, che la sua dichiarazione era basata su ipotesi sbagliate. Noi l'abbiamo pubblicamente definito un bugiardo, e lui non ha reagito, un comportamento rivelatore...

O così pensavamo. Più o meno allo stesso tempo, è stata formata una squadra speciale della polizia per iniziare una grossa operazione di sorveglianza su di noi, cioè su vari gruppi animalisti, associazioni e singoli individui. Il resto lo sapete.

Dato che, dopo anni di sorveglianza intensiva, la polizia non è riuscita a trovare prove di nessun atto criminoso, si sono dovuti inventare un'ipotesi di reato che non avesse bisogno di prove concrete. Per questo hanno usato una legge da poco introdotta contro i gruppi terroristici e la mafia. Questa legge dice che è illegale formare una grossa organizzazione (cioè con più di 10 persone) che sia gerarchica e gestita come un'azienda, che abbia lo scopo di influenzare la politica e l'economia e che commetta a questo scopo almeno occasionalmente, degli atti criminali. Dato che noi organizziamo campagne per influenzare la politica e l'economia e dato che c'è una specie di attività criminale legata all'attivismo animalista, anche se non correlata a noi, a un livello molto basso e di un tipo non grave, ma c'è, il Pubblico Ministero sta usando ora questa legge - per la prima volta nella storia - contro una associazione.

E non dimenticate: alcuni di questi "crimini" elencati dal Pubblico Ministero comprendono affissioni illegali, blocchi stradali, investigazioni sotto copertura in allevamenti intensivi. Questo è uno sviluppo molto preoccupante. La polizia sta usando una legge anti-terrorismo contro una campagna legittima e non criminale di pressione politica. Amnesty International ha espresso le sue preoccupazioni. Un deputato mi è venuto a trovare in prigione e ha fatto delle interrogazioni critiche al Ministro dell'Interno in Parlamento. Ma il Ministro ha rifiutato di commentare. Invece il Pubblico Ministero ha rilasciato delle dichiarazioni ai media secondo cui siamo sospettati di avere commesso attacchi col gas e incendi, per screditarci.

Questo è un processo politico, un attacco su larga scala alle campagne legittime e legali di riforma legislativa che finora hanno avuto successo. Per favore, protestate contro questi criminali, che stanno dietro a questo attacco contro di noi, e che sono probabilmente ad alti livelli nel governo.

Io sostengo questa protesta più che posso. Subito dopo il mio arresto, ho iniziato lo sciopero della fame. A parte poco prima della mia udienza presso la corte, per avere la forza di andarci, non ho mai più mangiato da allora. E' il 19esimo giorno oggi. Nell'ultima settimana sono stato nell'ospedale della prigione, ho la vista sfuocata e sono già svenuto una volta. Mi hanno detto che presto mi nutriranno a forza.

Ho bisogno del vostro aiuto. Conto su di voi. Grazie per tutto il sostegno che ci avete già dato. Credetemi, non c'è davvero nessuna prova di qualsiasi attività criminale, contro di me. Non ce n'è ora, non ce ne sarà mai.

Dr. Martin Balluch
Associazione Contro gli Allevamenti di Animali
dall'ospedale della prigione, Vienna, Austria
Lunedì, 9 giugno 2008

Assurda violazione dei diritti civili, attivisti austriaci arrestati senza alcuna accusa precisa


Fin da piccola ho sempre pensato che almeno dalle Autorità ci si potesse aspettare un aiuto, coerenza e ovviamente giustizia. Ma più passava il tempo più mi rendevo conto che non è proprio così e che si trattava solo di idealismo.
Ma ancora oggi mi rimane sempre quel pizzico di illusione che mi lascia sgomenta quando sento delle notizie su quanto la Giustizia non funzioni... ma il Potere sì.

L'ultima di queste notizie è l'arresto di alcuni attivisti animalisti in Austria.

Il 21 maggio scorso alle prime luci del mattino un'unità speciale della polizia austriaca (WEGA) in passamontagna e munita di pistole ha eseguito un raid contro diversi attivisti perquisendo in tutto 23 tra case, magazzini e uffici.
In molti casi ha sfondato la porta di casa, come se si trattasse di pericolosi terroristi.
Una volta immobilizzati e minacciati gli animalisti, la WEGA ha iniziato le perquisizioni per poi portare 10 di queste persone in carcere.
L'accusa formale è quella di "associazione per delinquere" secondo l'articolo 278 del codice penale austriaca mentre
gli arresti sono stati fatti con la motivazione di "pericolo di distruzione delle prove" (perché, per esempio, le persone coinvolte comunicavano via mail criptate) e di "pericolo di commettere crimini" (in parte perché le persone coinvolte sono attivisti da lungo tempo).
Durante le perquisizioni è stato negato agli indagati di chiamare
il proprio legale e nessuno ha potuto parlare con loro.
Tutta questa storia ha dell' assurdo: l'accusa di associazione per delinquere è stata messa in piedi utilizzando una serie di piccoli reati scollegati tra loro e rimasti irrisolti come lucchetti incollati, lancio di fialette puzzolenti... insomma nessun reato grave, nessuna violenza contro persone ma solo atti di attivismo che sono compresi nel diritto di libertà di espressione.
Anche Amnesty International ha criticato il comportamento delle autorità, la mancata possibilità di contattare un legale o una persona amica, il metodo con cui hanno effettuato la perquisizione e il negare l'accesso alle dovute informazioni legali alle persone detenute in arresto:
non vengono formulate accuse precise, non vengono detti i motivi dell'arresto cosicchè non è possibile per i loro avvocati formulare alcuna difesa, non conoscendo le accuse.
Qual è il reale motivo dell' arresto?
Gli attivisti per la loro campagna antipellicce protestavano già da due anni contro l'azienda di moda Kleider Bauer mediante presidi di protesta in molte città austriache.
La Kleider Bauer da tempo aveva cercato di ridurre al silenzio le proteste con denunce ai danni degli attivisti
, ed è riuscita ad ottenere ingiuzioni della corte che impedivano di fatto le manifestazioni.

Sarà un caso che gli arrestati sono alcuni tra gli attivisti più impegnati? Poco credibile.
Qual è la situazione attuale?
Gli arrestati sono ancora in prigione e alcune di loro stanno facendo lo sciopero della fame.
In tutto il mondo persone si sono mobilitate scrivendo il loro dissenso al Ministro austriaco per la Giustizia e alle autorità austriache e organizzando presidi di protesta davanti alle ambasciate austriache (domani ce ne sarò una davanti al Consolato di Torino dalle 8.30 alle 11).

Questo evento è un attacco ai diritti umani che interessa qualsiasi persona, non solo gli austriaci o gli attivisti per i diritti animali e ritengo sia qualcosa per cui tutti noi dovremmo preoccuparci.
Ora è successo in Austria e a degli animalisti che protestavano legalmente contro l'inutile uccisione di animali, ma prossimamente potrebbe accadere anche in Italia che delle persone che danno voce pacificamente alle loro idee si vedranno puntare una pistola mentre dormono tranquillamente nelle loro case, e solo perchè il loro pensiero va contro i progetti di qualcuno che ha soldi e potere.

Oggi AgireOra invita le associazioni e i gruppi animalisti ad inviare comunicati ai media: http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=531&pg=1






sabato 14 giugno 2008

Le 3 frasi fatte più frequenti sui vegetariani

Chi mi conosce dava già per scontato questo post e forse si sarà chiesto perchè non è stato il mio primo intervento qui nel blog!
Ultimamente ho commentato un post in un altro blog che si riferiva all' essere vegetariano e ho così letto i commenti di varie persone che mi hanno lasciato decisamente perplessa.
Sì, sono abituata a sentire le opinioni della maggior parte della gente e so che girano sempre le stesse convinzioni ma, vedere una quarantina di commenti e rispondere ad essi mi ha fatto riflettere su come si ripetano le stesse frasi e anche se si replica in maniera corretta ad esse finisce che un vegetariano appaia come fondamentalista e bugiardo.
Ecco una serie di convinzioni sbagliate:

  • I vegetariani hanno carenze di ferro:
Questa è la frase che si sente dire più spesso, il vegetariano è considerato uno zombie pallido che cammina trascinandosi non avendo modo di ottenere il ferro con la sua alimentazione.
Ma direi che oltre a essere l'affermazione più frequente è anche la più sbagliata: il ferro è presente in buona concentrazione non solo nella bistecca di cavallo ma anche nel regno vegetale soprattutto nelle verdure a foglia verde e nei legumi secchi.
Esistono in natura due forme di ferro: quello eme e quello non eme.
Il ferro eme è quello presente come costituente nell' emoglobina e costituisce circa il 40% del ferro contenuto nella carne e nel pesce; è facilmente assimilato dall'organismo.
Il ferro non-eme è presente nei vegetali e in percentuale del 60% del ferro nella carne e nel pesce; il suo assorbimento è più difficile rispetto a quello eme, e calcio e tannini (contenuti nel vino rosso, nel caffè e nel tè) inibiscono il suo assorbimento.
Allora si dirà che è vero, un vegetariano avrà necessariamente carenza di ferro!
Ma non è così.
Per prima cosa un veg utilizza molti alimenti che contengono un' abbondante quantità di ferro, inoltre l'assorbimento di questo elemento è incentivato dalla vitamina C (presente in verdure e frutta; in gran quantità nei peperoni e nel prezzemolo) che lo amplifica fino a 6 volte.
Quindi si avrà una corretta quantità di ferro durante il pasto se non maggiore rispetto all'assorbimento del ferro eme.

Alimenti a confronto :
(mg di ferro per 100 grammi di prodotto)

Fagioli borlotti, cannellino; lenticchie: 9.0-8.0
Soia, ceci, anacardi: 6.9-6.0
Muesli, fave, cioccolato fondente: 5.6-5.0
Piselli, grano saraceno: 4.5-4.0
Carne di cavallo: 3.9
olive, arachidi tostate, miglio, nocciole, uva secca: 3.5-3.3
Agnello: 3.2
Mandorle, riso parboiled, spinaci: 3.0-2.9
Noci, pane integrale,mais: 2.7-2.4
Maiale, gallina:1.9-1.6

Fonte tabella nutrizionale: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN)

  • I vegetariani e soprattutto i vegan non acquisiscono proteine:
Ma cosa sono le proteine? E a cosa servono?
Le proteine sono dei polipeptidi con una costituzione più elaborata, detto semplicemente sono un insieme di aminoacidi legati tra di loro da un legame chiamato peptidico.
Hanno numerose funzioni: trasportatori, enzimi, costituenti essenziali delle cellule e mille altri ruoli non tutti conosciuti.
Vi è un'infinità di proteine ma alla base ci sono 20 amminoacidi che disponendosi in diverse sequenze realizzano strutture diverse.
I 20 amminoacidi sono classificabili in essenziali e non essenziali, i primi devono essere introdotti con la dieta in quanto il nostro organismo non li riesce a sintetizzare.
Tali amminoacidi sono presenti sia nelle proteine animali che in quelle vegetali.
Le proteine animali però contengono tutti gli amminoacidi in quantità abbondanti mentre quelle vegetali possono essere carenti di un determinato aminoacido pur contenendoli tutti.
Questo implica solo che si debba seguire un'alimentazione completa perchè se cereali e frutta secca sono carenti di lisina, i legumi la contengono in quantità abbondanti; al contrario cereali e frutta secca contengono abbondantemente aminoacidi solforati la cui quantità è limitata nei legumi.
Uno dei commenti in quel blog affermava che non si può essere vegetariani perchè il triptofano è contenuto solo nella carne! EH?! A parte che questo aminoacido è contenuto praticamente in tutti gli alimenti tranne in olii e grassi, è presente in gran quantità nella frutta secca e nei legumi e faccio alcuni esempi: le mandorle contengono 394 mg per 100 gr, il petto di pollo 359, il parmigiano 320, le arachidi 318, gli anacardi come il vitellone 240, il tuorlo d' uova 237, i fagioli secchi come i ceci secchi e le fave 224... (fonte dei valori: INRAN)

  • Un vegetariano non può fare sport a livello agonistico
Certo, il vegetariano essendo uno zombie pallido come potrebbe mai praticare sport senza schiattare?!
Un atleta (onnivoro o vegetariano che sia) praticando un' attività fisica intensa ha bisogno di soddisfare un fabbisogno energetico elevato, rinnovare e accrescere il tessuto muscolare e reidratare l'organismo.
I carboidrati sono essenziali per dare energia allo sportivo mentre le proteine servono per il turnover dei tessuti.
Quindi cereali integrali, legumi e verdure danno all' organismo i carboidrati complessi e le proteine necessarie.
Qualcuno dice che un veg non potrà mai avere la stessa massa muscolare di chi utilizza carne e derivati animali ma è stato studiato che le proteine della soia possono essere paragonate a quelle del latte per l' aumento della massa magra.
Ci sono stati anche veg alle olimpiadi o alle grandi competizioni sportive: Moses, Lewis e molti altri.
Carl Lewis ebbe una grande importanza per quasi un ventennio per quanto riguarda la velocità e il salto in lungo, divenne vegan nel 1990 e dopo quella data continuò a vincere ori e argenti. é anche un ex primatista mondiale dei 100 metri con il tempo di 9''86.
Quindi perchè continuare imperterriti ad affermare che se un atleta diventa vegetariano ha scelto di andare in pensione??

Queste sono le affermazioni che il 90% delle persone esclama appena sente la parola "vegetariano". Quando invece la parola è "vegan" le convinzioni aumentano ancora di più, ma ne parlerò prossimamente.



venerdì 13 giugno 2008

Viva il mare italiano!

La commissione europea ha stilato all' inizio del mese la classifica delle spiagge europee e il risultato è disastroso:
313 spiagge con divieto di balneazione in tutto il continente delle quali 300 solo in Italia!
Il confronto con Spagna e Grecia è ulteriormente spaventoso: non hanno nemmeno una spiaggia vietata ai bagnanti.
Per l'Italia questo è solo un vago ricordo che risale a 7 anni fa; da quel momento nei nostri mari si ritrovano acidi tossici, oli minerali, batteri abitanti delle feci, detersivi e chissà che altro.
Il Tirreno meridionale è praticamente composta da cartelli di divieti ma nemmeno l'Adriatico centrale scherza in fatto di spiagge proibite e anche in alcune zone della Sicilia e della Puglia il mare è inquinato.
Questo non limita di certo i bagnanti italiani che, impavidi, riescono ad immergersi in acque abitate da chissà quante popolazioni di microrganismi e sostanze tossiche nonostante, non solo evidenti cartelli di divieto, ma anche poli petrolchimici che si elevano verso il cielo con i loro fumi.
Esempi classici Mellilli in provincia di Siracusa e Gela.
Ma la scusa dei depuratori riesce a convincere le persone che l'acqua è pulita... anche se l'odore insopportabile e nauseabondo che viene emanato da queste industrie sarebbe già abbastanza per far scappare un passante (cosa che ho potuto constatare da me a Melilli).
Ora l'Unione europea richiama l'Italia e chiede più controlli ma non credo che tale monito e nemmeno la possibilità di incrementare il turismo possa convincere certi personaggi a non guadagnare soldi con la costruzione di edifici a un centimetro dal mare e con la produzione di petrolio, per non parlare dello scarico di sostanze nei mari.
E chissà se il Ministro dell' Ambiente penserà a mettere più controlli e leggi più rigide anche per quei cittadini che inquinano le coste con gli scarti delle loro giornate al mare. Questo non succede in Spagna dove a Barcellona, non solo ci sono cestini per la spazzatura ma, vi è la raccolta differenziata... inimmaginabine in Italia!