lunedì 16 giugno 2008

Nuove idee -più o meno- ecologiche per la carenza di petrolio


Il prezzo di benzina e gasolio aumenta in maniera incessante mentre la reperibilità del petrolio diminuisce sempre più.
Allora cosa si può fare?

Tony Hayward, amministratore delegato della British Petrolium ha avuto una brillante idea: trivellare uno degli ultimi luoghi incontaminati della Terra, l' Antartide.
Insomma, ha pensato di iniziare a distruggere il Polo sud trent'
anni prima della data decisa nel trattato di Madrid stipulato nel 1998. Questo perchè la disponibilità del petrolio non è pari alla sua richiesta.
E mentre si continua a rendere il pianeta sempre più simile ad una forma di groviera, qualcuno lavora già da tempo su motori alternativi come il motore ad acqua (sia acqua dolce che di mare), ad aria o ad alghe.
Per il green crude, il carburante ricavato dalle alghe, sono necessari solo anidride carbonica, alghe, luce solare e acqua non potabile, e la raffinazione potrà avvenire negli stabilimenti in cui viene separato il petrolio greggio. Sembrerebbe un giusto compromesso: l' inquinamento sarebbe ridotto e le aziende continuerebbero a far soldi e a mantenere il potere (infatti questa iniziativa è stata etichettata come tentativo di green washing cioè un tentativo di ricostituzione dell' immagine attraverso campagne ecologiche).
Nonostante i molti interessi che vi sono dietro credo che siamo un passo avanti verso il tramonto dell' era dell' oro nero.


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