giovedì 26 giugno 2008

Usa, decretato diritto ad essere armati

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha rafforzato il diritto individuale degli americani ad essere armati. Con una sentenza storica su come interpretare un diritto costituzionale sancito nel 1791, i giudici hanno bocciato un divieto a detenere le armi che era in vigore nella citta' di Washington.
La decisione ha spaccato i 9 giudici della Corte Suprema, che si sono pronunciati per 5-4. Il giudice moderato Anthony Kennedy si e' unito ai 4 membri conservatori portandoli alla maggioranza.
I giudici hanno così abolito il divieto, che era in vigore da 32 anni,
di tenere armi nella propria abitazione nel Distretto di Columbia, dove è situata Washington.
Questo ha chiarito meglio il secondo emendamento che era ancora dibattuto in tutti questi secoli.
Perciò da oggi gli Stati Uniti riconoscono la possibilità di essere armati come diritto costituzionale, paragonabile al diritto di voto o della libertà di espressione.
C'è da ricordare che gli Usa sono il Paese con più morti per arma da fuoco.
Le armi da fuoco, quasi una per ognuno dei 300 milioni di abitanti, causano 30000 morti l'anno.
Nel 2005, su 30694 persone 12.352 risultano vittime di omicidi; 17.002 di suicidi; 789 casi si sono rivelati incidenti; 330 persone sono state uccise in interventi della polizia (221 casi sono incerti).
Il numero dei feriti, secondo le statistiche del 2005, è più del doppio dei morti e per i giovani è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali.
Interessante è il film di Michel Moore, Bowling a Columbine dove il regista ripercorre il problema delle morti causate da pistole e fucili in America partendo dalla strage in un liceo, la Columbine high school dove due ragazzi uccisero 13 studenti e una professoressa e ne ferirono 24.
Secondo Michal Moore non è tanto il possesso di armi quanto la paura del crimine scaturita negli americani dalle notizie diffuse dai media e dall' uso politico delle differenze sociali.
Per me però non possedere armi limiterebbe sicuramente le morti negli Stati Uniti dove la situazione è quella descritta nelle statistiche precedenti.
Ecco qui un breve cartoon sarcastico presente nel documentario "A brief history of the USA":

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un provvedimento incivile, la violenza non farà altro ke generare altra violenza!

Kae ha detto...

Infatti.
è praticamente un circolo vizioso: più violenza c'è più i cittadini ritengono necessario possedere armi per difendersi e questo provoca nuovi morti.

Ecco alcune informazioni tratte da www.bradycampaign.org, il sito di un gruppo che cerca di sensibilizzare l'America sui danni delle armi da fuoco:
-Il rischio di omicidio nelle case è 3 volte maggiore nelle case in cui sono presenti pistole.
(Già questo dovrebbe far capire l'insensatezza del possedere armi)
-Il rischio di suicidio è 5 volte maggiore nelle case in cui sono presenti pistole.
-Dal 1990 al 1998 oltre 2/3 di vittime assassinate da coniugi o ex coniugi sono stati uccisi con pistole.
-Una pistola in casa incrementa anche gli incidenti che riguardano bambini che vengono a contatto con l'arma da fuoco
-Le morti non intenzionali per arma da fuoco tra i bambini dai 0 ai 14 anni sono 9 volte maggiori negli Usa.